(Puss in boots)
Visto in tv.
Il gatto con gli stivali viene ingaggiato da un suo ex amico con cui ha avuto un reciproco tradimento. Faranno un casino, ci sarà un twist plot, un disastro epocale, ma poi el cose saranno sistemato... quasi del tutto.
La storia è scontata, ma è pure superflua, un pò come lo era per il primo "Shrek", i punti d'interesse sono altrove...
E proprio su "Shrek"... Incredibile che per rivitalizzare una serie si sia dovuto attendere uno spin-off. Senza essere ingabbiato in una storia che ormai si avvia verso un vicolo cieco, Miller piglia un personaggio già noto e ci costruisce attorno una vicenda prendendo a prestito un paio di favole nuove. Il risultato è enorme. Non è un film comico come lo era "Shrek" (devo ammettere di non essere mai morto dalle risate), ma una commedia, sempre divertente e divertita, sempre a mischiare le carte, ma soprattutto (come sembra cominciare ad andare di moda) una voglia di buttarsi sulla follia anarchica che riesce a spiazzare e premiare (l'effetto Godzilla del mostro finale!). Inoltre Miller non si tira indietro nel sostenere il ritmo in ogni modo possibile costruendo alcune scene action perfette.
Inoltre i duemila elementi sparsi lungo il film servono solo a creare più riferimenti che possano essere ripresi in maniera spiazzante (il finale con l'ascesa in cielo fra ali bianche!!).
Bello, bravi tutti. L'animazione continua a dare grandi soddisfazioni. (siamo pronti per il franchise).
PS: e c'è un morto!!!
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