(The outlaw)
Visto in Dvx.
La storia di Pat Garrett e Billy the Kid rivisitata per farli diventare due uomini che combattono per un'amicizia distrutta e che verranno a compromessi. Nel mezzo una donna che ama le scollature per tenere desta l'attenzione.
Hughes dirige un western basato su una storia mitica, ma in veste atipica, come una commedia delle parti con un sottotesto omosessuale (l'affetto di Garrett per Doc che scatena tutta la vicenda raggiunge picchi di parossismo che non sembra scaturire dalla semplice amicizia) e un vago disprezzo (o quanto meno fastidio) per la presenza, sessualmente ingombrante, delle donne (beh, della donna).
Da parte sua, alla seconda regia, Hughes muove bene la macchina da presa sui dettagli che gli interessano (l'incipit con la porta dello sceriffo, la partita di poker), usa le ombre per nascondere quello che non può mostrare (la colluttazione nella stalla... e quello che ne segue)... va detto che Hawks aiutò nella regia pur senza accreditamento finale; e direi che è credibilissimo.
Nonostante la ripetitività della trama (è un continuo allontanarsi e riavvicinarsi) e i continui mix di toni (dramma virile, storia d'amore, commedia, western) il film si muove bene e non annoia mai; ma non riesco a non considerarlo ingenuo e superficiale, una sorta di farsa sul genere.
Titolo italiano che, pur parlando di una sequenza marginale, coglie perfettamente il senso del film che ebbe problemi di censura (da vedere "The aviator" per conoscere la versione scorsesiana della scollatura della Russell).
Nessun commento:
Posta un commento