(Jewel robbery)
Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
Una donna viene sedotta (si fa sedurre) da un ladro gentiluomo che con incredibile eleganza e charme rapina la gioielleria dove lei si sta facendo comprare un costoso anello dal marito. Ovviamente neanche lui sarà completamente immune al fascino di lei e la cercherà a casa sua.
Commedia sentimentale upper class pre codice Hays... come si può ben notare per gli ammiccamenti sessuali e il riferimento più che evidente per la marijuana.
Io ho indubbiamente una passione per i personaggi british che siano uomini o donne, tuttavia credo di non esagerare nel dire che Powell è strepitoso e nelle vesti del ladro gentiluomo potrebbe anche battere un Niven qualunque.
Regia dinamica, rimane sul pezzo e cerca di non farsi notare, ma quando viene lasciata libera si sfoga con controcampi di profilo o piccoli piani sequenza. Le dinamiche però sono piuttosto ingessate con lunghe sequenze ambientate negli stessi locali a tirare di lungo, quando per seguire il dinamismo dei dialoghi e dei personaggi avrebbero dovuto essere più snelle.
La storia in sé non è originale, ma si risolve alla svelta con un minutaggio minimo. In definitiva però l'intero film (e l'intera regia) però si basa moltissimo sui volti, sui corpi, i movimenti e le smorfie degli attori, e come detto, non sbaglia.
Un un film impeccabile, ma sicuramente efficace.
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