(Id. AKA La Maison en Petits Cubes)
Visto qui.
Vincitore del premio Oscar per il miglior cortometraggio animato nel 2008, il breve film di Kato mostra un mondo allagato dove le acque continuano a salire e dove le persone risolvono il problema costruendo una nuova stanza sopra la precedente. Un anziano perde la pipa nella botola che lo collega alle sue, molte, case sommerse, comprerà dell'attrezzatura da sub per recuperarla, così facendo ripercorrerà a ritroso tutta la sua vita.
Delicato dramma senile, ben realizzato, ma, a conti fatti, non molto originale.
L'ambito in cui il corto di Kato vince a mani basse è la realizzazione tecnica. A fronte di un'animazione semplicemente impeccabile, il tratto è estremamente lontano da quanto ci si potrebbe aspettare da un autore giapponese. A vedere i disegni del film si potrebbe pensare che l'autore sia europeo, chiaramente figlio di Chomet, con i suoi tratti caricaturali, i colori terrei e il disegno "sporco"; il tutto con un tocco di Shaun Tan per la tridimensionalità dei corpi e il senso di lieve disagio pur nella normalità del soggetto rappresentato.
L'effetto finale è affascinante e, pur di fronte a una certa banalità dell'idea (come si è detto), il viaggio fisico di questo buffo personaggio dentro la sua memoria rimane affascinante.
PS: di Kato, su youtube, si può trovare anche gran parte della serie su "Tortov Roddle" che presenta una trama decisamente più surreale, un'animazione peggiore, ma una suggestione che si avvicina (solo avvicina eh?!) al Codex Seraphinianus senza perdere le parentele con gli autori già citati.
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