venerdì 29 marzo 2019

Un uomo tranquillo - John Ford (1952)

(The quiet man)

Visto in VHS.

Un pugile irlandese, dopo un combattimento finito male negli USA dove era cresciuto, se ne torna nel suo villaggio d'origine. Si ricomprerà la casa natale, sposerà la ragazza di cui si innamorerà appena arrivato, sarà ben accettato da tutti e, in ultimo, anche dal cognato.

Un film piuttosto lineare che rappresenta una delle prime vere e proprie storie d'amore per il pragmatico Ford.
Una storia d'amore nella trama che serve a supportare la dichiarazione d'amore del regista per la natia Irlanda inquadrata (anche se finta) spesso con campi lunghi o lunghissima e dipinta con un technicolor acceso ed espressivo.
Il film si muove con il ritmo della commedia (nonostante un innesto tragico che rimane comunque sullo sfondo) e con il piglio sfrontato di una commedia dei sessi (pur senza averne né la verve né la forza).
Allo stesso modo, però, il film si muove con il passo strascicato dell'opera irrimediabilmente invecchiata. Nessuna reale profondità, un minutaggio riempito di piccole gag superficiale, una gestione dei rapporti interpersonali che vanno dal sessismo allo stereotipo idiota dell'irlandese medio, l'utilizzo di una voce narrante totalmente inutile e l'innesto di un flashback, altrettanto non necessario, per portare quel pizzico di dramma (sequenza che rimane, però, la più interessante).

Tutto sommato un film incredibilmente fuori tempo massimo, utile solo per i completisti di Ford o per chi vorrebbe vedere Wayne svestire i logori panni del cowboy.

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