giovedì 9 aprile 2020

Noi - Jordan Peele (2019)

(Us)

Visto su NowTv.

Una bambina si perde alla sagra del mare e finisce nel classico tunnel dell'orrore in disuso dove incontrerà... una bambina uguale al lei.
Dopo uno shock che le procurerà strascichi per anni decide di tornare su quella spiaggia con tutta la famiglia (marito e due figli a cavallo dell'adolescenza). ovviamente sarà una scelta sbagliatissima perché dovrà confrontarsi, di nuovo, con sé stessa.

Togliamo subito il dubbio. Come già "Get out" (e come sembra essere il cinema di genere autoriale di questi anni) siamo di fronte a un metaforone sociale; c'è un sopra e un sotto (il parallelismo con "Parasite" non è peregrino), una classe abbiente che neppure sospetta esistano degli "altri" sotto di loro che potrebbero venire a reclamare ciò che ritengono sia stato tolto loro.
ma come già in "Get out" Peele non affossa nella metafora, è solo lo spunto da cui partire per costruire un film horror venato di commedia (molto meno rispetto al precedente).

Peele poi sembra fare parte di una corrente (involontaria) sul nuovo horror anglofono caratterizzato da una cura estrema nella messa in scena (anche qui come nei film di Aster la fotografia è incredibile) e da un'intolleranza nei confronti delle spiegazioni eccessive. 
Quindi il film a cui ci si trova è visivamente potente, la trama ben svolta, raccontati i motivi fondamentali, ma non chiariti i dettagli. Con questa possibilità Peele, per la seconda volta, riesce a raccontare una storia ai limiti della sospensione dell'incredulità, senza sforare nell'inaccettabile.

Inoltre Peele è, al momento, uno dei migliori nelle scene horror puro. 
Il film parte con un home invasion semplice, ma perfetto, dove non si lesina in efferatezze. Ci si sposta con una fuga rocambolesca per finire... in un altro home invasion (anche questo gestito in maniera brillante) per poi ricominciare con una fuga che si muove sotto la luce del sole e terminare con uno showdown estetizzante completo di twist plot.
Peele fa tutto e lo fa benissimo, gestisce una trama articolata con il giusto ritmo, cuce insieme film diversi dosando la tensione e la commedia. Certo l'effetto finale è meno granitico di quello di "Get out", ma partendo da un presupposto affascinante, ma inverosimile il risultato è grandioso.

PS: non l'ho mai citata, ma è evidente che se in un horror metti una come Nyong'o (una delle attrici più credibili della sua generazione) l'effetto finale non solo sarà migliorato ma supererà a destra molti colleghi del settore che, di solito, per il cast hanno pretese molto inferiori.

2 commenti:

Babol ha detto...

PS: non l'ho mai citata, ma è evidente che se in un horror metti una come Nyong'o (una delle attrici più credibili della sua generazione) l'effetto finale non solo sarà migliorato ma supererà a destra molti colleghi del settore che, di solito, per il cast hanno pretese molto inferiori.


Amen. Avrebbe meritato l'Oscar.

Lakehurst ha detto...

Il primo confronto fra le due Nyong'o è da pelle d'oca