(Soshite chichi ni naru)
Visto su Mubi, in lingua originale sottotitolato.
Una coppia upper class giapponese riceve la notizia che il loro figlio di 4-5 anni è stato scambiato alla nascita. Incontreranno la coppia con l'altro figlio e dovranno decidere se tenere la situazione attuale o scambiarsi di nuovo il figlio.
A fronte di un problema emotivamente devastante, ma pragmaticamente piuttosto semplice da risolvere (credo), con personaggi che fanno scelte o compiono gesti solo parzialmente comprensibili (differenza culturale?), Koreeda imbastisce un film di sentimenti esplosivi che vengono trattenuti.
Perché l'idea di fondo del film è tutto sul cercare parte di sé negli altri; e viene tutto giocato sullo sguardo (metaforico, ma anche quelli letterali) del padre protagonista verso suo figlio putativo e quello naturale nella continua ricerca di parte di sé stesso; il suo sguardo sull'altra famiglia per cercare la propria superiorità all'inizio e i punti di incontro nel finale.
Niente di nuovo, niente di realmente dirompente, ma l'intera trama è gestita con stile ed empatia. Una visione dei protagonisti che li affianca e sembra volerli supportare; una vicinanza che commuove in sé indipendetemente dalla trama già toccante. Qualche minuto in meno e sarebbe stato potentissimo.