(La bête humaine)
Visto in DVD.
Un ferroviere (Gabin) con qualche problema in cranio ci prova un po con qulche donna qua e la, purtroppo ha la sfortuna di innamorarsi della moglie di un capo stazione… ma neppure il capo stazione se la passa bene, la moglie (Simon) è troppo giovane per lui ed è molto geloso; d’altra parte lei ha avuto una relazione con il suo ricco padrino… succederà che il capo stazione ucciderà il padrino della moglie, Gabin li vedrà, ma non dirà nulla, preferendo alla giustizia la vicinanza con la donna amata… poi anche Gabin darà di matto…
Film francese che indubbiamente ha il gusto del verismo letterario e che in questo senso gli riesce bene con una regia anti neorealista e calligrafica riesce comunque a mostrare il mondo proletario del basso con una veridicità notevole ecc… però annoia. E pure parecchio. E bisogna pure aggiungere che, complice un doppiaggio che più bianco non si può, anche gli attori appaiono sottotono…
Per carità spiace sempre parlar male di Renoir, ma sarà soprattutto che di recento ho visto Ossessione, dove il binomio amore e morte era trattato in senso verista, ma all’italiana, quindi con un neorealismo che ammazza la costruzione scenografica per rendere realmente il paesaggio e i personaggi dando un senso di passione molto fisico e percepibile… mentre qui tutto è detto e non mostrato a dovere, tutto è pulito e preciso, ma assolutamente freddo… non rende, semplicemente non rende.
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