giovedì 6 ottobre 2011

Marnie - Alfred Hitchcock (1964)

(Id.)

Visto in DVD.
La precisione di Wikipedia ammazza la mia buona volontà nel descrivere la trama... Detto ciò:

Film di Hitchcock che torna a ravanare nella psicanalisi ottocentesca e si permette il lusso di giocare con la grande ossessione del regista per il sesso in maniera diretta (la protagonista è frigida).

Di per se il film funziona, come sempre le opere di Hitchcock e presenta momenti fantastici; dalla scena della festa in cui la macchina da presa parte dal totale dell’ingresso fino al primo piano del sig. Strutt come già in Notorious (ma qui credo che la difficoltà tecnica fosse maggiore); o la silhouette della madre sulla porta della camera da letto di Tippi Hedren, ecc…
Poi c’è un Sean Connery che ci sta proprio nella parte del ricco e romantico tombeur, mentre la Hedren personalmente non la posso sopportare e mi rende irritantissimo il suo personaggio.

Il colpo di scena finale credo sia ben gestito (dico credo perché di questo film, prima di rivederlo, ricordavo solo il finale e non la trama) e credo possa colpire… però; però il film ci mette troppo ad ingranare, per quasi metà del tempo presenta il complesso personaggio della protagonista in una serie di momenti che spesso sfociano nel noioso; il rapporto di coppia fatto si sopraffazione e obblighi che si instaura dopo rende godibilissima la seconda parte ed il mistero attorno al passato della protagonista fa il resto, ma prima di arrivare a quel momento ci si impiega troppo.

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