(Westworld)
Visto in Dvx, in lingua originale con sottotitoli in inglese.
Una ditta offre una vacanza fuori dal comune. Tre ambienti ricostruiti in tutto (medioevo, Roma antica e ovviamente il vecchio West), anche nelle comparse, che infatti sono robot; quindi l’ospite può fare, letteralmente, ciò che vuole. Tutto sembra magnifico finché i robot (con poco preavviso) non impazziscono senza motivo apparente (come in “Gli uccelli”) e non ammazzano tutti. Poi il protagonista sembra essere l’unico abbastanza sveglio da scappare, ma viene braccato da un gelido Yul Brynner.
Beh, che dire; film scritto e diretto da Crichton, che si dimostra decisamente migliore nella prima parte piuttosto che nella seconda. Da una parte infatti l’idea è buona, non originalissima, ma ben fatta; dall’altra c’è un film totalmente senza ritmo, noioso oltre ogni dire con una lunga scena finale di “caccia” da parte di un robot verso l’ultimo umano… ma senza mai prendere, senza farsi seguire…
L’unico vero motivo di interesse rimane Yul Brynner che interpreta un robot che interpreta Yul Brinner nei panni del capo de “I magnifici sette”.
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