Visto in Dvx.
Un macchinista di una locomotiva,
Keaton, è innamorato dell’immancabile ragazza, giusto in quel mentre scoppia la
guerra civile americana e i sanguigni uomini sudisti fanno la fila per scendere
in prima linea, la ragazza tanto amata non può non essere una fervida sudista
anch’essa e pertanto si disamora del suo Keaton che viene rigettato (e solo
perché un macchinista fa più comodo sopra una locomotiva che non dietro ad un
moschetto. Proprio mentre la ragazza si trova dentro ad un vagone il treno su
cui stava viaggiando viene rubato dai nordisti, l’unico che se ne accorge e
accorre a salvarla è proprio Keaton a bordo della sua locomotiva (il General
del titolo originale), il lungo inseguimento sarà una corsa a ostacoli di
difficoltà circensi crescenti fino all’arrivo in terra straniera. Tra mille
vicissitudini riuscirà a carpire il piano segreto dei nordisti, trovare la
amata e fuggire sulla sua locomotiva; a questo punto l’inseguimento a ostacoli
dell’inizio diventa una fuga speculare a quanto fatto prima. Ovviamente Keaton
riuscirà a diventare militare (ad honorem), ritrovare l’amore e fermare
l’attacco nemico in una delle sequenze più folli della storia del cinema;
quella in cui un vero treno viene fatto correre su un vero ponte in fiamme per
poter crollare nel fiume sottostante.
Film godibilissimo anche oggi con
la facilità di quella maschera impassibile di Keaton di creare gag slapstick al
limite dello stunt, con una recitazione (per sottrazione) che è ritornata
attualissima e una storia ritmata in maniera perfetta; ci si rende conto che il
film è muto solo perché talvolta si è disturbati da qualche cartello.
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