venerdì 20 dicembre 2013

Le dernier combat - Luc Besson (1983)

(Id.)

Visto in DVD.
In un futuro post apocalittico dove sembrano scomparse tutte le donne e gli uomini rimasti non parlano più; un ragazzo fugge con un ultraleggero da una banda locale e si rifugia presso un vecchio medico che nasconde un esemplare femminile... Verranno però attaccati da un Jean Reno medievale e cattivo.
Primo di Besson e, tra i suoi pochi film che ho visto finora, è anche il migliore.
Una fotografia splendida incornicia paesaggi perfetti per rendere il clima del film. Una scelta di sottrazione che lavora sul bianco e nero e, ancora di più, sull’espressiva mancanza di dialoghi.
Più che un film è una prova, estremizzata dalle limitazione autoimposte (e semplificata dal non dover scrivere dialoghi interessanti); la storiella esile è però ben sostenuta da tutto l’apparato estetico, da un ottimo ritmo (fatta salva per la parte iniziale in cui il film deve introdurre), da un’espressività sorprendente e dalle ottime prove del cast muto e spesso inespressivo (e nonostante questo impeccabile).
Inizia qui il sodalizio con Jean Reno.

2 commenti:

Christian ha detto...

Il Besson degli inizi non era male. Fino a "Leon" (1994) è tutto un crescendo, poi ci sono un paio di film ancora belli (grazie a Milla ^^) e dopo il 1999 il crollo.

Lakehurst ha detto...

Besson è un mio tallone d'Achille, lo conosco poco e quel poco non mi entusiasma; questo è il suo primo film che posso ammettere di aver apprezzato del tutto... mo' lo dico: Leon mi ha deluso...