Visto in DVD.
In un futuro post apocalittico dove sembrano scomparse tutte le donne e gli uomini rimasti non parlano più; un ragazzo fugge con un ultraleggero da una banda locale e si rifugia presso un vecchio medico che nasconde un esemplare femminile... Verranno però attaccati da un Jean Reno medievale e cattivo.
Primo di Besson
e, tra i suoi pochi film che ho visto finora, è anche il migliore.
Una fotografia
splendida incornicia paesaggi perfetti per rendere il clima del film. Una
scelta di sottrazione che lavora sul bianco e nero e, ancora di più,
sull’espressiva mancanza di dialoghi.
Più che un film
è una prova, estremizzata dalle limitazione autoimposte (e semplificata dal non
dover scrivere dialoghi interessanti); la storiella esile è però ben sostenuta
da tutto l’apparato estetico, da un ottimo ritmo (fatta salva per la parte
iniziale in cui il film deve introdurre), da un’espressività sorprendente e
dalle ottime prove del cast muto e spesso inespressivo (e nonostante questo
impeccabile).
Inizia qui il
sodalizio con Jean Reno.
2 commenti:
Il Besson degli inizi non era male. Fino a "Leon" (1994) è tutto un crescendo, poi ci sono un paio di film ancora belli (grazie a Milla ^^) e dopo il 1999 il crollo.
Besson è un mio tallone d'Achille, lo conosco poco e quel poco non mi entusiasma; questo è il suo primo film che posso ammettere di aver apprezzato del tutto... mo' lo dico: Leon mi ha deluso...
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