(The beguiled)
Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
Durante la guerra di secessione americana, un soldato nordista rimane ferito da qualche parte nel sud e trova rifugio in un collegio femminile. Per non essere denunciato fin da subito e tentare la fuga appena possibile seduce a una a una tutte le adulte (e non solo) creando odi, dissapori e violenze eseguite con una calma invidiabile.
Il titolo italiano è un'idiozia che, credo, sia stata pensata per solleticare pensieri pruriginosi che, nel film, non ci sono. Quello che c'è invece è un dramma psicologico gestito in maniera molto fisica.
Lo scontro è quello delle emozioni, dei desideri e delle insoddisfazioni trattenute in un gruppo isolato, mutualmente interdipendente e tarpato per scelte personali.
La messa in scena, però, è tutto fuorché psicologica, le scelte e le tensioni dei personaggi s mostrano con i loro corpi; con offerte sessuali e amplessi, con ferite e amputazioni, con armi da fuoco e cibo, con vestiti che si aprono e capelli che si sciolgono. La psicologia raffinatissima gestita da Don Siegel è fatta di pensieri e di carne.
Ottimo l'uso della location con la creazione di una prigione dorata i cui esterni sono anche più inquietanti, ampi e castranti degli interni (con la vegetazione tipica della Louisiana che fa bella mostra di sé come fossimo in un "Southern comfort" appena fuori dalla palude).
Cast magnifico per efficacia e credibilità dove la parte del leone la fa la Page (tutta rabbia esposta, ma non esplosa e macchinazioni), ma in cui anche Eastwood (fisico perfetto per la parte) recita in maniera impeccabile eliminando, con un unico film, anni di prese in giro sulla sua incapacità di cambiare espressione.
Infine la regia; devo ammettere di non conoscere ampiamente l'opera di Siegel, ma questo film è il suo più dinamico fra quelli visti; un uso dei movimenti di macchina da presa barocco, che crea movimenti ampi che riescono a dare ritmo a scene estremamente statiche, costruisce in maniera magnifica con la luce di una candela, inquadrature azzardate, volti lasciati soli a descrivere intere vicende; un'esperienza da provare.
2 commenti:
Film stupendo, che ho conosciuto in preparazione del remake della Coppola che, con tutto il rispetto, non è nemmeno degno di allacciare le scarpe a questo delirio di sensualità e gelosia.
D'accordo, la Coppola ha dato un leggero cambio al punto di vista e ha fatto crollare tutta l'impalcatura
Posta un commento