venerdì 14 settembre 2018

Creepshow - George Romero (1982)

(Id.)

Visto in Dvx.

Cinque storie distinte, ognuna di orrore o fantascienza.
Nella prima l'anziano padre ucciso pochi anni prima torna in vita per pretendere la sua torta per il giorno del papà.
Nel secondo un redneck americano trova un meteorite che lo contagia con un tipo di pianta aliena che lo porterà al suicidio.
Nel terzo un uomo tradito decide di uccidere la moglie e l'amante in maniera creativa, ma anche qui gli zombie avranno la meglio.
Nel quarto, una cassa antica contiene una creatura sanguinaria che sarà sfruttata per questioni personali.
Nel quinto, un milionario ossessionato dagli scarafaggi rimane vittima (in senso letterale) della sua monomania.
In più un prologo introduce l'idea di storie tratte dai fumetti anni '50 della EC Comics e l'epilogo conclude la storiella iniziale.

Si, questo è un film horror a episodi; ma per chi si aspetta di essere realmente inquietato rimarrà decisamente deluso. L'idea di partenza è sfruttare il fumetto originale, caratterizzato da una vena di humor nero che determina il vero mood (quindi non suspense, ma ironia) e un target molto giovane. In poche parole non è un horror per chi vuole essere spaventato come in "REC", ma neppure quello affascinante, ma intellettuale come "La notte dei morti viventi"; questo è un horror per regazzini, che li introduca nell'affascinante mondo dei film de paura in maniera più o meno soft.

In tutto questo c'è una cura particolare negli effetti speciali artigianali (che artigianali sono e rimangono, con un certo gusto nel mostrarne la falsità) e nella fotografia molto anni '80, che per una volta risulta funzionale a creare un mondo (letteralmente) da fumetto.
Inoltre ci si può gustare almeno una storia davvero buona (la quinta, quella degli scarafaggi), un Leslie Nielsen nella parte dello stronzo e uno Stephen King imbarazzante nella parte del redneck.

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