venerdì 21 settembre 2018

Mission: Impossible. Fallout - Christopher McQuarrie (2018)

(Id.)

Visto al cinema.

Ho mollato la saga di "Mission: Impossible" al numero 2, un pò per inerzia un pò su consiglio di amici che tuttora sostengono che dal 3 in poi siano tutti inguardabili. Torno al sesto capitolo senza avere nessuna competenza, duqnue, ma quello che porto a casa è qualcosa di magnifico.

Le aspettative alte, ma non altissime, sono stato pienamente soddisfatte da un film ritagliato su un protagonista, Tom Cruise, che superati i 50 anni mena e corre come un 20enne, si da agli stunt anima e corpo (soprattutto caviglie) senza pensare al domani. Ecco dunque che si riesce a realizzare alcune sequenze incredibili come il salto dall'aereo su Parigi che raggiungi i picchi di ansia per tutto il film (lo showdown finale con le bombhe atomiche non riuscirà a fare altrettanto).
Il resto è un action perfetto calibrato per stupire sotto ogni punto di vista, colleziona alcune sequenze che avrebbero fatto invidia a John Woo (la collutazione nei bagni che probabilmente è la parte mgiliore del film) e alcuni isneguimenti orchestrati da Dio (il doppio inseguimento in macchine poi in moto per Parigi che sono riusciti a togliere il fiato anche al pubblico). Di fatto un film che è la spiegazione del perché l'action (quando ben realizzato) è il genere più cinematografico in assoluto. 

Nella seconda parte invece è la trama a prendere il posto del movimento rallentando il film, ma dandogli più gusto (non ho molto apprezzato l'inqeguimento in elicottero) realizzando una aprabola umana, quella di Hunt; che inizia a diventare più umano. Invecchiato e stanco, spesso senza piani e preda di sogni disturbanti nelle frequenti pennichelle, non è mai stato così provato; senza eccedere in enfasi, nel finale si riesce a percepire lo scoramento di un uomo rinchiuso nel suo personaggio senza possibilità di uscita (molto più di quanto ci si potesse apsettare).
Il resto della storia con spy vs spy, tradimenti e inganni è la salsa perfetta per chi apprezza gli intrighi di palazzo, non inventa niente, ma porta avanti con dignità un genere.

Nessun commento: