(Dark victory)
Visto in VHS.
Bette Davis è una viziata ragazza piena di vita e di soldi che, toh, scopre di avere un tumore al cervello (un tumore molto teatrale tra l'altro, visto che non le darà alcun segno di se salvo cecità 3, massimo 4 ore prima della morte)... povera cara, si innamorerà del suo medico e vivrà una splendida storia d'amore prima dell'inevitabile.
Filmone strappalacrime anni '30 che dura troppo per quello che mostra e tende a strappare pure qualcosa d'altro oltre alle lacrime.
Ovvio che non è consigliabile vederlo; però ha dei pregi notevolissimi.
Prima di tutto Bette Davis, che mi piace pure se recita l'elenco del telefono. Poi la regia, che nella prima mezzora è davvero notevole, sembra ballare con la protagonista. Terzo il tema, in se ha i germi di Automn in november è vero, ma non bisogna dimenticare che è uno dei primi film che affronta a muso duro il tema della morte, senza possibilità di salvezza. Quarto il finale, pacchiano e zuccheroso oltre la decenza, però conquista. Infine vi è un'inutile comparsata di Ronald Reagan quando ancora recitava...
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