(Buried)
Visto in Dvx. Ogni film dovrebbe iniziare con il protagonista che si sveglia e non sa com’è finite nella situazione in cui si trova; ogni film. A pensarci è proprio questo il peggior difetto di film come Quarto potere o Via col vento.
Se un film del genere poi fa risvegliare il protagonista dentro una bara e tu, spettatore, hai una buona percentuale di probabilità che il protagonisti rimarrà nella bara fino alla fine del film, allora è chiaro che un film del genere devi andare a vederlo al cinema al primo weekend di programmazione pagando almeno 5 euro in più come mancia…
Nello specifico l’ho visto in dvx e me la sono spassata lo stesso.
Ecco il film la cui storia è che Ryan Reynolds è chiuso dentro una bara dall’inizio alla fine. Diciamolo subito, la regia è fantastica, inquadra costantemente in maniera diversa dalla precedente facendo un bignami dei punti di vista di una macchina da presa in una serie di sequenze fantastiche.
La trama invece ha l’indubbio vantaggio di non far cadere quasi mai l’interesse per una storia che, bastava un nulla a far crollare… però, però gli unici veri difetti del film sono proprio qui, da una parte il fatto che la gran parte degli accadimenti siano implausibili (e personalmente di una cosa del genere io me ne frego), dall’altra il fatto che alcune sequenze sono palesemente inutili messe li sono ad aumentare il minutaggio affinché il film duri almeno un canonico 90 minuti (la scena del serpente o quella della telefonata alla madre).
Complessivamente però, tra i film tutti realizzati in un unico ambiente è uno dei meglio riusciti e fra tutti quelli ambientati interamente in una bara è il migliore in assoluto.
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