Visto in Dvx.

Film realizzato palesemente ricalcando i successi di “Cannibal holocaust” e “Zombie 2”, talmente palese che la trama immotivata attacca col bostik la presenza degli zombie, andando avanti con il cannibalismo per la maggior parte del tempo (che poi perché i molucchesi spolpino cadaveri negli USA non sarà mai spiegato).
Forse in parte vuol mostrare che il vero selvaggio è l’uomo civilizzato che rovina tutto e non chi vive in un’apparente inciviltà; ma se questo concetto era espresso per tutto “Cannibal holocaust” e detto solo alla fine di quel film, qui viene chiaramente espresso nelle primissime scene e mostrato, a mala pena, nelle ultime.
Il cast si distingue soprattutto per l’insolita capacità di recitare con le chiappe al posto delle guance dall’inizio alla fine, nessuno escluso, mentre i dialoghi sembrano copiati da un harmony e poi mischiati a caso.
Ok, però non voglio si pensi che ne stia parlando male; certo non è un’opera geniale ed è pure mal realizzato, ma talmente male che fa il giro; il ritmo non cede mai alla noia in nessun momento; lo splatter abbonda ed è pure realizzato in maniera sufficientemente credibile (tranne il manichino a cui si stacca un braccio cadendo, mentre l’attore dopo mica è monco); quando il film diventa idiota riesce ad essere (involontariamente) comico, il che è un bene; c’è uno scienziato pazzo come non se ne vedevano dagli anni ’50 che vuol fare il solito trapianto di cervello da donatrice donna a ricevente uomo; due tette messe li al posto giusto; un motore di un motoscafo usato per scavare la faccia di uno zombie; ed infine, talvolta c’è pure una musica anni ’80 che noi ggiovani definiremmo truzza, ma che oggigiorno Refn userebbe in un film serissimo. Più di così cosa si può desiderare? Il film è godibilissimo e consigliabile a chi ama il genere.
Nessun commento:
Posta un commento