Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in italiano.
Un poliziotto viene avvertito da una
lettera anonima della scomparsa di una ragazza su un’isola della Scozia.
Raggiunta l’isola il poliziotto trova un muro di silenzio nei confronti di
quella ragazza, come se non fosse mai esistita. Quello che scoprirà rapidamente
sarà un ben radicato culto pagano e comincerà a mettere insieme le tessere del
mosaico…
Film cult che rappresenta la mancanza di
sgurz della distribuzione italiana (visto che ad oggi non è mai stato
distribuito!); il motivo di tale ritardo pare essere la scena in cui la figlia
dell’oste balla nuda; ma immagino che anche i riferimenti ironici alla
religione cristiana e il finale in cui il paganesimo ed il cristianesimo
vengono sostanzialmente appaiati non siano stati visti positivamente.
In ogni caso la prima cosa da dire è che
questo non è un horror. Nonostante sia stato definito con iperbole esagerate
come uno dei migliori horror di sempre, questo non è un horror. Non saprei dire
se è solo invecchiato molto, ma all'epoca poteva mettere paura, ma sinceramente
non mi pare proprio. Questo è un ottimo thriller, un mystery che tenta di
inculcare il dubbio, la paranoia e anche l’inquietudine e per farlo decide di
ambientare il tutto su un’isola sempre assolata; un’idea radicale e in antitesi
con l’uso comune (che vorrebbe nebbie, scene in notturna e pioggia) che lo
mette sullo stesso piano di “Intrigo internazionale” per arditezza. Questo
sommato a Christopher Lee che è sempre un piacere da vedere; il twisted plot
finale; e diverse scene di incredibile bellezza (i paesaggi ed i cieli
inquadrati, i colori pastello e il wicked man finale) sono i pregi maggiori del
film. Beh anche la creazione di un sistema, di un mondo, parallelo a quello
reale assolutamente credibile credo abbia avuto una parte nel successo del
film.
Detto ciò però non fa mai paura,
l’ingenuità della sceneggiatura è evidente nei vicoli ciechi della trama e nell'assurdità
del protagonista. Inoltre non si può dire che tutte le idee siano realizzate in
maniera sensata (le coppie che fanno sesso nell'oscurità fuori dal bar sono a
distanze precise come se fossero state messe li; la piccola stonehenge è
addirittura caricaturale; e che dire di Christopher Lee vestito da donna?!
Wtf?).
Tuttavia, al netto dell’ingenuità
generale il film rende bene. Anche
grazie all'uso eccessivo di musiche di una grazia spaventosa (la Willow’s song
è assolutamente inappuntabile e la canzone Maypole riesce ad essere inquietante
e disturbante senza dire molto e senza che nessuno faccia niente) che lo
rendono, più che il “Quarto potere” degli horror (com'è stato enfaticamente
definito), il “Dancer in the dark” dei thriller (lo so, questa definizione nega
completamente l’ordine cronologico).
PS: nei credits ci metto una chicca.
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