Visto in DVD.
Un’insegnante delle medie ha un unico
interesse nella vita; e non sono gli studenti. È determinata a sposare un uomo
ricco. Dopo essere stata lasciata dal suo fidanzato mette gli occhi su un nuovo
insegnante, buonista e reazionario che è però insidiato anche da un’altra
insegnante, pazza e buonista. Inizierà una sfida intensa.
Un film che di fatto è una commedia
romantica, ma politicamente scorretta. L’ambientazione alle medie offre molti
spunti sul sesso, le droghe, i rapporti fra i due sessi, l’apparenza e la
sostanza delle cose; e tutti questi spunti vengono toccati (chi più chi meno)
con una poetica del “basta che funzioni”, niente buonismi consolatori dove se
ti impegni riesci davvero o dove quello che conta è ciò che hai dentro; no,
quello che vuoi devi ottenerlo lottando e puoi sempre fallire quindi non ti
rimane che sperare che il tutto passi presto; mentre quello che conta non è
essere in pace con se stessi, ma riuscire ad avere ciò che vuoi. Tutto questo,
ovviamente si presta ad esagerazioni e gag comiche per lo più riuscite che,
oggigiorno, solo un Apatow sarebbe stato disposto a fare.
Inoltre il finale è effettivamente un
happy ending hollywoodiano, ma, tutto sommato, perfettamente in linea con il
resto del film; non si vince facendo i buoni, ma adattandosi alle situazioni e
strappandone il meglio; non c’è buonismo ne consolazione, ma la stessa
filosofia del resto del film, che dimostra di poter raggiungere la felicità
anche rimanendo al di fuori del convenzionale.
Brava Cameron Diaz, non pensavo, ma
brava davvero. Un encomio pure a Timberlake che si presta ad una parte
francamente imbarazzante (quella del sesso con i jeans è una sequenza ai limiti
dell’accettazione).
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