(Id.)
Visto in tv.
La storia delle due ondate migratorie dall'Albania di inizio e di fine anni '90 con interviste ai diretti interessati e la descrizione del crollo dello stato e degli assalti ai porti e alle navi, con immagini di repertorio che, credo, non si vedevano da 20anni.
Documentario interessante per il taglio dato, ovvero lo sguardo albanese sulla questione. Al di là della descrizione dello stato comunista e del suo crollo, il film si concentra più sull'emigrazione interna verso Durazzo e sull'assalto alle navi (cosa che non sapevo) più che sul loro approdo in Italia; anche l'"alloggio" allo stadio della vittoria, fatto rilevante, viene trattato brevemente per poi essere messo da parte; non è l'arrivo in Italia ad interessare, ma i motivi, le intenzioni, i metodi, di fuga dall'Albania.
Nella prima parte, quando si concentra sull'esodo del 1991-92 il ritmo ed il pathos reggono bene, danno il senso del dramma e della commedia nello stesso tempo (per molti la fuga dall'Albania era spinta da un sentimento positivo) mostrano bene le dimensioni bibliche del fenomeno e chiariscono le aspettative e le impressioni una volta giunti al di là del mare.
Affascinaante e(in parte) commovente l'assalto alla Legend, d'impatto emotivo il racconto della Vlora (ma credo potesse essere decisamente migliore), incredibile l'arrivo del MIG.
Nella seconda metà il discorso si sposta sull'ondata migratoria del 1997-98 e poi un breve accenno sull'Albania attuale (talmente breve da essere obiettivamente risibile). Questa seconda parte è molto più rapida e più superficiale, ci si limita a raccontare velocemente cos'è successo e a fare un paio di domande ad un paio di testimoni e niente di più. Un peccato perché aggiunge poco a quanto detto, devia l'attenzione, fa calare il ritmo e svacca un finale che riuscirebbe molto commovente se strettamente legato ai fatti raccontati all'inizio (gli intervistati presentati con nome e cognome e la nave con cui sono giunti in Italia ed in ultimo il regista presentato allo stesso modo).
PS: dello stesso periodo (dato il ventennale) è stato realizzato anche il documentario di Daniele Vicari "La nave dolce" sullo stesso argomento.
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