(The killing of a chinese bookie)
Visto in VHS registrato dalla tv, in lingua originale sottotitolato.
Per prima cosa i pregi, si vedono tante tette. Basta.
Il film, curiosamente non presenta omicidi, nè allibratori, tantomeno cinesi, per quasi tutta la sua durata. Per la maggior parte del tempo si hanno immagini praticamente amatoriali di un tizio che ha un strip club, immagini di lui che chiacchera come un'anziana signora con le donne del locale, immagini di lui che disserta sui massimi sistemi con le ragazze de locale, immagini delle ragazze del locale che parlano a caso, immagini dell'obeso intrattenintore del locale (gravemente senza tette) che canta come può, poi c'è il problema dei soldi l'omicidio eccetera.
Certo, la libertà della regia di questo film, così come le scene per lo più in notturna, il finale filosofeggiante e ricco di dolore celato, certo, dicevo, tutto qusto ha ispirato orde di nerd underground che col tempo si sono fregiati del titolo di autour più o meno a ragione... però sai la noia di sto film? una noia che tutte le sue tette non sanno giustificare! sai il senso di tempo che fugge che da sto film? il senso di ore (perchè tra l'altro non è che mi dura 90 minuti, me ne dura più di 120!) di vita perdute per sempre che da sto film?
No sul serio, sarà stato importante, anche fondamentale, ma ora che sono passati più di 3 decenni ce ne possiamo anche dimenticare.
PS: c'è da dire però che il protagonista di questo film ha uno dei nomi iù estremi della storia del cinema, si chiama Cosmo Vitelli, no dico COSMO VITELLI!!!
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