(Id., in Italia è anche conosciuto come "Lo sfregiato")
Visto in DVD.
Questo è un film che vive sulla fama che si è fatto; assieme a "Nemico pubblico" e "Piccolo Cesare" ha dato il via alla stagione dei fil di gangster stilizzandone il canone; fu, forse, l'ultima goccia che fece traboccare il vaso del senatore Hays; e no ultimo ha creato l'immagine del mafioso che gioca con la moneta come due facce, immagine questa ripresa più volte da cartoni dell'epoca e fil comici.
Il film però, al di la della fama si conferma un'opera magnifica, ispirata alla scalata al potere di Al Capone, presenta un protagonista arrogante e violento, iperprotettivo nei confronti della famiglia e tutto sommato troppo stupido per arrivare vivo fino alla fine del film, disposto a assare su chiunque pur di avere successo o di punire chi gli mette i bastoni fra le ruote (è chiaro che un personaggio del genere ha fatto scuola).
Ma ciò che più colpisce è la regia, al di la del famoso finale più che citato da De Palma con la morte del protagonista sotto la scritta "The world is yours" (comunque stupenda e degnissima fine di un personaggio dall'ego ipertrofico come questo), colpisce soprattutto il piano sequenza iniziale che comincia con l'inquadratura di un lampione, si sposta in un locale a mostrare l'uccisione di un uomo, qui la macchina da presa danza tra i personaggi e le scenografia in maniera impeccabile, mantenendo comunque il vezzo di non mostrare l'uccisione e neppure l'assassino, ma l'ombra di quest'ultimo e il cadavere, in uno dei momenti più belli in assoluto di tutto il film.
PS: e c'è pure un giovane Karloff, che si può desiderare di più?
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