(Id.)
Visto al cinema.
Un clandestino iracheno arriva a Calais, in Francia, s'è appena fatto mille mila chilometri per riabbracciare la morosa che sta a Londra (e che, scoprirà, sta per sposarsi per ordine del padre) e decide che la cosa migliore è attraversare la Manica a nuoto... avendo ancora dei soldi si fa dare lezioni di nuoto da un tizio che una volta era famoso, ha una ex moglie mica da buttare che lavora nel volontariato per gli immigrati (e state pur certi se la farà di nuovo), e a quanto pare c'ha una voglia di paternità che fa spavento... Il film praticamento si scrive da solo...
Per carità, l'inizio è fatto bene, mostra una realtà non percepita (o per lo meno, non percepita in quel modo, in maniera così pesante) e lo fa con qualche colpo di coda da melodramma, ma tutto sommatto mantiene un minimo di sobrietà...
Poi però l'istruttore di nuoto si affeziona, il ragazzo, e bello, buono e bravo e si lava pure tutti i giorni, e soprattutto vive d'ammore e il film si svacca fino al finale da melò anni '30 diretto da Goulding...
il film è ben confezionato, ma senza sprazzi, senza idee particolari o anche solo un accenno d'interesse per la messa in scena, ma la qualità base c'è e dura per tutte le due ore...
Alla fin fine è guardabilissimo, con dialoghi scarni alla french way, ma assolutamente adatto per una serata dedicata al buonismo che ci faccia sentire tanto comprensivi con chi sta peggio.. ma alla fine è solo la Francia che dice quanto le strutture politiche/poliziottesche siano cattive e ottuse, mentre invece i francesi son brava gente.
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