(Id.)
Visto in DVD.
Semi-documentario e semi-film felliniano realizzato per la tv e che viene normalmente considerato l'inizio della trilogia sulla memoria (che si concluderà con "Amarcord", ovviamente).
L'incipit è stupendo, realizzato da dio, semplicemente una festa per gli occhi che mostrano quanto Fellini abbia influenzato il modo di percepire e di mettere in scena il mondo circense.
L'inizio è a mio avviso la parte migliore (ed in effetti è quella più cinematografica); con l'introduzione del circo nell'infanzia del regista stesso ed il paragone della follia dei personaggi che ne fanno parte con i corrispettivi presenti nel paese; come a sottolineare che il circo non è un mondo a parte ma un microcosmo che rispecchia la realtà entro cui i diseredati dal mondo si trovano più a loro agio in quanto la follia o la stranezza sono ben accette (ed in questo senso anche il gruppo di operatori che Fellini si porta dietro durante il film, a mio avviso serve allo stesso paragone; non per niente c'è Alvaro Vitali!).
Dopo l'incipit il film si perde in un documentario dignitoso ma inutile, abbastanza noioso in quanto tratta di un argomento con molto molto poco interesse. Fellini da signore com'è riesce perfettamente a rendere il senso di tempo perduto, di "fine della festa ora non ci resta che ripulire", ma il tutto si perde in gag assolutamente non divertenti e rendono solo il riflesso di quello che poteva essere il mondo rappresentato.
Un film abbastanza inutile, adatto agli appassionati del regista.
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