Visto in DVD.
Il coraggio che hanno i thailandesi è difficile da rintracciare in altre civiltà. Sono allo sbando economico, sempre intenti a difendersi da un golpe e c’hanno pure la forza di fare il verso agli americani. Qui prendono la fotografia sgargiante ma desaturata dei film in technicolor anni 40, pigliano un paio di attori dei loro e gli mettono vestiti da cowboy, raffazzonano scenografia fatte seguendo art attack e ci costruiscono un western (si gente ho proprio detto western) in una Thailandia praticamente contemporanea.
Lo dico subito, il film è una minchiata, comincia come un western classico (o almeno vorrebbe) ma alla prima pallottola fa le zoomate da spaghetti-western, e poi ci aggiunge pure qualche tamarrata al ralenty (tipo la scena esplicativa sulla traiettoria della pallottola all’inizio)… eppure… eppure pur disprezzando il complesso non si può non esserne affascinati, non si può non applaudirne il tentativo; pur estenuati da una visione eccessiva no si può negare la bellezza delle scene dei 2 duelli principali fra i protagonisti all’inizio e alla fine del film, costruite con una sapienza dinamica al punto giusto e sempre originale.
Davvero, anche nelle minchiate, c’è da apprezzare il coraggio dei Thailandesi.
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