(Id.)
Visto in DVD.
L'idea di fare un musical da Oliver Twist è un'idea di per se agghiacciante e merita un posto particolare all'inferno per chi l'ha avuta; ma se si considera il successo che ha avuto in teatro il posto all'inferno dovrebbe essere allargato a tutti i tizi che hanno pagato il biglietto... duole dire che in quel girone nuovo merita d'essere messo anche chi ha pensato di farci un film e chi l'ha realizzato (si pure Reed, spiace dirlo, ma poteva pensarci prima di farlo). Poi leggi che ha pure vinto un oscar e allora speri che anche tutta l'academy ci finsica all'inferno... Ma chi più di tutti merita l'odio incondizionato è chi ha avuto la brillante idea di tradurre le piatte canzoni del film. No dico, sono tutte becere traduzioni in italiano, insipide e banali come poche altre. Tutto il film si trascina noioso con canzoni che smebrano fatte da Orietta Berti, con scene di ballo in cui devono aver speso milioni di dollari (o sterline) per ottenere un effetto appena sufficiente, e tutto come se Minnelli o Powell non fossero mai esistiti. Terribile.
Ci vuol un bel coraggio poi a dire che le scenografia monumentali sno stupende o quel paio di inquadrature sghembe alla Reed meritano d'essere viste. Questo film è un buco nero che assorbe ogni velleità cinematografica, l'appiattisce e la nasconde all'occhio dello spettatore.
Nessun commento:
Posta un commento