giovedì 14 ottobre 2010

Pulse - Kiyoshi Kurosawa (2001)

(Kairo)
Visto in DVD
A vedere questo film credo che più che i fantasmi, ad uccidere i giapponesi, sia la noia.
Il mondo dei fantasmi è pieno sbombo, quindi quelli in più se ne vengono a zonzo da noi, ma visto che son avidi vogliono sloggiarci dalle nostre belle casette, e come fare? Se c’ammazzano diventiamo fantasmi! Quindi furbescamente ci intrappolano nella solitudine eterna (!), che a livello visuale è una macchia sul muro nel punto in cui ci si suicida (mi ricorda un poco X-Files)… questo almeno è quanto mi pare d’aver capito, visto che ho avuti diversi momenti di crisi interiore in cui il mio ipotalamo mi gridava “DORMI COGLIONE”.
Ora io capisco tante cose. Capisco che la paura sia un fatto culturale e ciò che spaventa i giappo non spaventa noi (robe tipo; gente che si muove taaanto lentamente, gente che si toglie taaaanto lentamente un cappuccio, gente che fa sempre lo stesso movimento….); capisco che i fantasmi da noi son fuori moda mentre da loro son sempre sulla cresta dell’onda; capisco il tema della solitudine e dell’alienzione sempre al centro di una disturbata mente giapponese… però eravamo in 4 a vedere sto film, 2 si sono addormentati senza pudore entro la prima mezzora mentre gli altri 2 hanno combattuto un’eroica lotta contro Morfeo di cui non potremmo mai essere sicuri d’esserne usciti completamente vincitori…. Qualcosa vorrà pur dire…
Apprezzabile comunque che cerchi da rappresentare internet come strumento del demonio, inserendosi in un contesto in cui le connessione erano segnalate dall’inquietante suono del modem che si connette… con questi trucchetti da paleontologia della rete ha toccato il mio cuore su alcuni ricordi delle mie prime, selvagge, connessioni… ah, internet quando ancora era un mistero insondabile e potenzialmente pericoloso…

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