Visualizzazione post con etichetta *REC. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta *REC. Mostra tutti i post

mercoledì 12 aprile 2017

REC 2 - Jaume Balagueró, Paco Plaza (2009)

(Id.)

DVD lingua originale sottotitolato in inglese.

Il film parte dove si è interrotto il precedente. Il condominio di Barcellona è stato isolata e la squadra di pompieri è scomparsa all'interno. Un gruppo di militari viene mandato all'interno capeggiato da un ieratico medico. La missione della squadra si rivelerà piuttosto ardita e complessa e finirà in un prevedibile macello.

Il film a livello estetico è la copia del precedente; anzi lo copia proprio in tutto. Intelligentemente i registi partono esattamente dal minuto successivo alla fine dell'altro per poter sfruttare un ambiente e una storia già collaudata; purtroppo non riescono a fare il salto e a rendere questo secondo capitolo indipendente.
Per prima cosa raddoppiano i punti di vista, con due gruppi indipendenti che si sfiorano e si inquadrano a vicenda quasi senza interagire in maniera significativa. Un'idea tutto sommato negativa, ammazza il mood con un ritorno a zero a metà film; e l'idea che raddoppiando i punti di vista dovrebbe raddoppiare la paura è quantomeno risibile.
Inoltre nel tentativo di cambiare qualche carta in tavola vanno a far saltare le idee migliori del primo capitolo; su tutte il lento muoversi da spazi più ampi a quelli sempre più angusti con l'aumento di claustrofobia e d pericolo percepito, il vero fiore all'occhiello dell'opera precedente; qui è tutto un muoversi sguaiato nel condominio, lanciando strizzatine d'occhio a chi ha visto la storia precedente, ma senza riuscire a bissarne il terrore.
Un secondo capitolo che mantiene i luoghi comuni dei seguiti, sembra fatto solo per aumentare gli incassi non le idee. Comunque ancora un film guardabile con qualche momento WTF.

mercoledì 12 marzo 2014

REC - Jaume Balagueró, Paco Plaza (2007)

([REC])

Visto in DVD.

Una tv locale segue una squadra di pompieri per un programma sui lavoratori notturni... scelta poco intelligente, proprio quella sera saranno chiamati in un condominio per aprire la porta di una vecchietta che si rivelerà non aver bisogno d'aiuto... quando sia ccorgeranno di essere davanti ad un problema più ampio di un singolo attacco di follia la polizia avrà circondato e sigillato il consominio; rischio biologico... inizierà una lotta per la sopravvivenza.

Un film che racchiude in se il survival movie più estremo (usualmente questo genere è utilizzato in ambiente selvaggio, molto interessante l'idea di metterlo in un contesto urbano contemporaneo circondato dalla civiltà), il film d'assedio (dove assediati e assedianti sono però nello stesso edificio e le zone "sicure" cambiano in continuazione) e il film di contagio più classico (non inventa proprio nulla in questo senso). Di per se è contemporaneamente un horror giocato solo su idee già sfruttate, ma anche un ensemble quasi originale e comunque ben condotto.

Diciamolo subito; non è un capolavoro; diverse situazioni assurde, alcuni momenti migliorabili, un twist demoniaco nel finale (che non ho affatto apprezzato, seppure aveva uno scopo... oltre al fatto che permette un seguito). Inoltre il grande difetto è il found footage e la macchina a mano, due peccati capitali dell'horror del XXI secolo (un found footage come al solito inutile perchè la telecamera riprende esattamente quello che inquadrerebbe se fosse esterna alla vicenda).
Tuttavia il film ha una serie di pregi non presenti in molte opere di questo genere che si ripiega su se stesso con estrema facilità. Alcuni dettagli terra terra di notevole effetto sono di sicuro la bambina incazzata, il vigile del fuoco volante, qualche divertente inserto durante le interviste degli inquilini, la vecchia che fa iniziare tutto (personaggio che già inquietava nel trailer).
Nell'insieme poi i due registi sono magistrali nel creare suspense; con un intro piattissimo, un picco iniziale, un secondo momento di calma, poi una corsa mozzafiato con un crescendo di tensione fino all'ultima inquadratura (anche se la prima parte rimane, per me impeccabile); e tutto questo utilizzando in maniera limitata (e non fastidiosa) i colpi improvvisi di paura, solo vera e proprio suspense, tensione nel vero senso della parola; in questo genere di film questo è un evento raro. I registi sono inoltre impeccabili nell'uso degli spazi; è un film fatto di un senso di claustrofobia in costante aumento dall'inizio fino alle ultime inquadrature (motivando quindi la scelta di avere un found footage). Inifine i difetti capitali tutto sommato qui servono; la macchina a mano certamente coinvolge di più, ma soprattutto aumenta il ritmo del film quando serve; il found footage, come detto prima, giustifica gli infrarossi del finale che sono fondamentali per le scene nell'attico e che rendono la claustrofobia totale.

Come dicevo un film non privo di sbavature; ma in questo genere erano anni che non vedevo qualcosa di così efficace e ben fatto.