(Akumu tantei)
Registrato dalla tv, in lingua originale sottotitolato.
Avete presente Freddy Kruger? Bene quello era meglio.
Visto il gran numero di fighetti direi che questo è un prodotto per adolescenti; eppure la regia con scene realistiche, che sballottola la macchina da presa con stile, costruisce scene estetizzanti e a turno si concentra sui dettagli o sulle sovrapposizioni, conquista. Conquista perché fa di tutto per dare un’impronta ad un film altrimenti insipido.... e sinceramente da Tsukamoto, questo è il minimo...
Ovviamente non fa paura, ma ormai neppure lo chiedo più ad un horror giapponese, la storia è accettabile: un tizio ammazza la gente nei sogni facendoli suicidare nella realtà, la polizia indaga e ovviamente si affida pure a questo strano figuro che è l’indagatore dell’incubo del titolo (stranamente il protagonista sembra essere l’ispettrice di polizia piuttosto che lui) molto dark e trasandato per attirare il pubblico femminile…
Così tra una inquadratura ad effetto e qualche squarcio horror (in tutti i sensi) il film prosegue, come si è detto con qualche idea azzeccata (le parti degli omicidi nel sogno hanno le dinamiche dei videogiochi, e il sistema rende da dio) e un a forma dignitosa, ma poi nel finale la storia (già ampiamente prevedibile) si incasina completamente perdendo tanti punti.
In definitiva questo film è un giocattolo ben realizzato ma dal meccanismo poco chiaro e dall’effetto inutile.
2 commenti:
Concordo con te: noioso e deludente, il peggior Tsukamoto fra quelli che ho visto (il seguito mi manca...).
il seguito è decisamente peggio, una versione annacquata del primo, perdibilissimo
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