venerdì 2 settembre 2011

Notorius, l'amante perduta - Alfred Hitchcock (1946)

(Notorious)

Visto in DVD. Grant è una spia americana che assolda la Bergman (figlia di un collaborazionista nazista) per incastrare Rains una sua vecchia fiamma, tedesco, che lavora in Brasile in oscuri traffici; purtroppo anche lui si innamorerà della donna e il lavoro diventerà sempre più difficile.

Stupendo film di Hitchcock che mescola il melodramma sentimentale con il mystery, mix che gli riesce benissimo come il successivo Vertigo. Ecco, qui sembra esserci il meglio di Hitchcock, non limitandosi a fare un film giallo canonico mette in risalto alcune capacità davvero notevoli, tutta la lunga scena finale è un capolavoro, di romanticismo con l’incontro tra Grant e la malata Bergman e di minaccia suggerita messa in un ambiente che più borghese non si può, con la parte della “fuga”. Affascinante anche il gioco delle parti tra i due protagonisti che non esplicitano mai (almeno Grant) i sentimenti se non quando sembra troppo tardi. Curioso anche notare come il buono della vicenda subordini i propri sentimenti al dovere di stato risultando spesso sprezzante e aggressivo, mentre il nazista della vicenda risulta mostrare un sentimento ingenuo ma onesto… questo Hitchcock fa sempre vedere un lato positivo nei nazisti.

L’altro grande pregio del film è nella regia. Se Hitchcock è sempre grandioso qui lo è di più. La famosissima scena della festa in cui da un’inquadratura a campo lungo finisce sul dettaglio della mano con la chiave della cantina è solo al punta dell’iceberg. Mille sono i momenti meritevoli, i continui ed insistenti dettagli sparsi per tutto il film, il primo piano dei due innamorati che li segue per le varie stanze nella loro prima scena d’amore nell’albergo, l’inquadratura che suggerisce l’avvelenamento tramite il caffè senza bisogno che nessuno l’abbia mai detto e la successiva inquadratura della tazzina che incombe sulla Bergman, ecc…

Un film sorprendentemente buono che mette in ombra anche gli altri film dello stesso regista; probabilmente uno dei migliori Hitchcock anni ’40.

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