Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
Un giovane di provincia puro nelle intenzioni
e idealista nel rapportarsi con le istituzioni americane (ammantante di quell’aura
di misticismo e integrità che hanno solo loro) viene scelto come secondo
senatore del suo stato. La scelta è stata pilotata da un magnate locale e dall'altro
senatore (un tempo anch’esso puro); i due stanno tentando di far passare al
congresso la costruzione di una diga che farà guadagnare loro parecchi soldi e
cercano un nuovo senatore che non faccia troppe domande. Una volta a Washington
per tenerlo buono gli offriranno al possibilità di portare avanti un suo
emendamento circa la costituzione di un campo per ragazzi, purtroppo gli
interessi di quella campo si scontreranno con quelli della diga; il neo eletto
sarà pronto a denunciare i brogli, ma verrà battuto sul tempo e si attiverà una
enorme macchina del fango.
Film idealista fino alla nausea, semplice e lineare
fino alla fantascienza si ricorda volentieri per lo sguardo disincantato che
già in quegli anni c’era nei confronti delle istituzione (è vero che, comunque,
questo sguardo serve a sottolineare l’assurda redenzione finale). Personalmente
non ho molto apprezzato l’interpretazione di Stewart che da vita all'eterno suo
personaggio del ragazzone semplice, ma qui è proprio eccessivo. Devo ammetter
inoltre di non aver capito esattamente perché avrebbe dovuto convincere l’opinione
pubblica della sua innocenza tenendo la parla 24 ore…
Tutto sommato è un film di Frank Capra
(solare, idealista e buono), ma a questo gliene preferisco molti altri, qui è
tutto eccessivo e troppo meccanico. Qualche buona idea non manca di sicuro, il
cartoonismo della caccia a i giornalisti; l’enfasi esagerata, ma esteticamente
impeccabile dell’arrivo a Washington; il mostrare i sentimenti di Stewart
attraverso l’impossibilità di tenere il cappello in mano.
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