(Id.)
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Visto quant'è intricata la trama passo subito la parola al mio amico d'infanzia mymovies.
Detto ciò, credo vada sottolineato il momento in cui il film è stato realizzato. Se "Spider" rappresenta per Cronenberg il punto di svolta, il giro di boa oltre al quale cambierà decisamente il suo modo di fare cinema pur mantenendo sostanzialmente inalterate le tematiche fondamentali (un cambiamento coraggioso, che, dati i risultati, denota la grandezza creativa del regista canadese); questo eXistenZ rappresenta la quintessenza del suo cinema fino a quel punto.
Certo il film è un gingillo lucido lucido, edulcorato rispetto alle opere precedenti, ruffiano qb, non eccessivamente destabilizzante, anzi rassicurante il giusto perchè sia gradito al grande pubblico; eppure dentro ci sono tutti i film precedenti, tutte le ossessioni del regista, tutti i temi trattati. Infatti il film parla di mutazione del corpo; di rapporti tra organico e inorganico con la costruzione di macchine vive o fatte di elementi organici (su tutte vince la pistola fatta coi resti del pasto e in cui i proiettili sono fatti dal ponte dentario di Law); il sesso come costante, e tra l'altro il sesso visto di sbieco in un modo non convenzionale e non normale (per quanto possa essere un giocattolo mainstream c'è da dire che questo film presenta una scena in cui una donna penetra un uomo...); il rapporto tra realtà e finzione con la presentazione di più piani di realtà differenti di cui nessuno è il predominante (e questo credo che sia uno dei temi più importanti in questo film, l'assoluta impossibilità a stabilere quale delle molteplice realtà sia quella originaria, anzi forse la mancanza di unicità della realtà messa in scena con questo gioco a scatole cinesi); ecc...
Si insomma un bignami, un riassunto della sua carriera, così da poter poi ricominciare da zero.
Un esercizio di stile, non sono godibilissimo, ma realizzato da dio, con un cast all star (o quasi) degnissimo e una trama che è un gioco d'incastri senza soluzione. Personalmente un cult.
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