Visto in DVD.
Altra commedia nera per de la Iglesia, un poco meno nera ed un po più commedia del precedente “La comunidad”.
La storia di un uomo che impronta l’intera sua esistenza sullo stile e sul fascino, fra abiti perfetti, donne bellissime ed un lavoro impeccabile; che però si trovo ad uccider per sbaglio un concorrente; l’unica testimone è la più brutta delle sue colleghe che approfitterà del vantaggio conseguito per sfruttare in ogni modo il protagonista.
Al di la della regia sempre dinamica di de la Iglesia, il film risalta particolarmente per il discorso anti convenzionale nei confronti del tema della bellezza. Qui in questo film l’essere brutti fuori significa esserlo anche dentro, e la brutta protagonista non cerca una giusta rivalsa, ma un’umiliante sconfitta dell’avversario divenendo peggiore di lui. La simpatia del pubblico poi non può che essere attratta dallo stiloso protagonista maschile.
Interessante, anche se superficiale, il discorso sull’estetica che viene gridato nella scena dell’ascensore. Veritiero e cinico nello stesso tempo.
Certo, “La comunidad” è decisamente migliore ed il finale di questo film delude un poco, ma rimane una delle commedie più interessanti degli ultimi anni.
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