Visto in VHS.
John Wayne perde l’amore della sua vita, decide quindi di ripiegare sulle vacche… ma a distanza di anni anche quelle lo tradiscono, e deve vendere la mandria per poter sopravvivere; si fa accompagnare nella missione da un gruppo di uomini e dal figlioccio Monty Clift (un ragazzo che ha allevato anni prima), nel tragitto perde alcuni uomini e altri fuggono, la cosa non gli va giù e diventa sempre più brutale finché i sottoposti non decidono l’ammutinamento… ma un ammutinamento ragionato e condotto da Clift, il ragazzo infatti si preoccupa affinchè gli interessi del patrigno vengano difesi… eppure Wayne sembra non comprendere il suo sforzo e si ripromette di uccidere Clift.
Storia sentimentale in ambientazione western; il film è in realtà una storia di amicizia virile e di rapporto padre/figlio e in quest’ottica la trama funzione e risulta anche piuttosto originale data la contrapposizione tra i due protagonisti positivi; inoltre la storia d’amore che inevitabilmente c’è è utile per introdurre il personaggio femminile che farà da mediatore tra i due. Ovviamente il finale è positivo per tutti, anzi è addirittura stucchevole oltre la media… la cosa decisamente abbassa il livello complessivo del film.
Altro fattore positivo, a mio avviso, è un personaggio originale per Wayne, non proprio negativo, ma egocentrico e megalomane a cui il mondo crolla addosso, l’impero da lui fondato sta morendo e l’unico membro della sua “famiglia” gli volta le spalle; la vendetta appare l’unica possibilità. Si insomma un personaggio originale che però mantiene la fermezza granitica di Wayne.
La regia di Hawks, non proprio memorabile è però quietamente originale ed utilizza alcuni accorgimenti base per rendere migliore la fruibilità (come i primi piani tenuti per la partenza della mandria per renderla dinamica e sottolinearla, oppure la panoramica da Wayne a Wayne per mostrare la vastità della mandria da spostare). Complessivamente un buon lavoro; ben realizzato.
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