mercoledì 3 agosto 2011

L'uomo dagli occhi a raggi X - Roger Corman (1963)

(X)

Visto in Dvx. Uno scienziato (Ray Milland) scopre un collirio che permette di vedere anche attraverso gli oggetti; ovviamente il liquido non è stabile e ovviamente lo scienziato non è compreso e lo testa su di se. Mentre ne fa un uso sempre più smodato uccide per sbaglio il suo migliore amico e fugge, si nasconde tra i baracconi dei girovaghi dove fa l’indovino con la benda utilizzando i suoi poteri, che una volta scoperti vengono sfruttati da quello che credo essere proprio Bombolo, sarà costretto a fare una sorta di guaritore, ma neanche qui durerà a lungo. In un continuo aumento dei dosaggi del collirio arriverà a vedere troppo in la fino all’epico (e un tantino kitsch) finale con il predicatore.

Film di Corman perfettamente alla Corman, un idea a metà fra il geniale e l’idiota, che sfrutta fino in fondo scandagliandone ogni alternativa (stupenda la scena del ballo dove Milland vede per la prima volta attraverso i vestiti) con un finale che tenderebbe l’epico… peccato che poi las sceneggiatura non sia stata scritta da un genio e che molti attori siano dei cani.

Il film è godibilissimo, e vedere Milland vestito da indovino è un’esperienza importante.

La frase di lancio del film potrebbe essere il dialogo fra Milland e Bombolo dopo che quest’ultimo ha scoperto il potere del medico:
Milland: “Tu cosa vorresti”
Bombolo: “Tutte le donne nude che i miei poveri occhi potessero guardare”

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