lunedì 29 agosto 2011

Pusher - Nicolas Winding Refn (1996)

(Id.)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
L'inizio.

La storia non è originalissima; uno spacciatore campa con stile gironzolando a caso con un amico (che si chiama Tonny, ahahahah), vendendo la droga che gli produce uno slavo(?), Milo, e frequentando una prostituta d’alto bordo piuttosto sensibile. Le cose si incasinano quando viene preso dalla polizia, per salvarsi dalla galera butta via parecchia droga e quindi non può appianare il debito con Milo… li inizia un susseguirsi di piccole vendette, tentativi di trovare soldi dai debitori, rubando, vendendo altra droga, chiedendoli alla madre (in una scena stupenda in cui non viene detto nulla), ma tutto si ostina a crollargli addosso. Il tutto nel giro di un a settimana.

La storia è dura ed il film è granitico, violentissimo nel modo di porsi, anche se la violenza mostrata è poca, ma il film pesa in maniera impressionante. I primi 20 minuti, con i due tizi che ciondolano a caso sono piuttosto piatti (presentano i personaggi) eppure già in questi primi attimi si vedono le capacità di Refn, che bene o male riesce a mantenere attento chi guarda pur presentando scene già viste e tutt’altro che catchy. Fin dal primo minuto poi si vede l’intento, quello di fare un film… oggi si direbbe alla Aronofsky (ma cronologicamente Refn è venuto prima), con una camera a mano ostinata (ma mai disprezzabile o confusa) che segue in maniera ossessiva il protagonista senza perderlo mai di vista, dando un maggior senso di realismo, ma dando anche un incredibile dose di claustrofobia e di ineluttabilità a tutto il film. Il regista si concede solo qualche piano sequenza ogni tanto. Poi non appena la storia ingrana è un continuo rincorrersi di scene di tensione, sconfitte, sconforti e ancora tensione.

Stupendo, se si reggono i primi venti minuti si ha davanti un gioiello.

PS: cast completamente in parte

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