(Entuziazm: simfoniya Donbassa)
Visto in DVD.
Ultimo film di Vertov che vedrò per un po. Ancora una volta un documentario, ancora una volta un documentario vero e proprio. Il film è la realizzazione del socialismo (funzionante) nella regione del titolo, da parte di una popolazione entusiasta.
Ancora una volta colpisce il gusto estetico messo al servizio dell’industria, in questo film infatti (come già ne L’uomo con la macchina da presa) macchine tessitrici, strutture minerarie, carrelli e impalcature vengono inquadrati affinchè siano belli a se indipendentemente dall’utilizzo; un’idea questa molto vertoviana ancor prima che comunista.
Il solito montaggio serrato viene poi asservito all’ideologia affiancando le immagini di devoti in preghiera (magnifica la scena in cui la macchina da presa segue una donna) con quelle degli alcolizzati; poi ci sono le “solite” scene a ritroso; ma tra le nuove idee messe ins cena vince decisamente l’effetto a caleidoscopio utilizzato durante la distruzione della chiesa per rendere il senso di instabilità ed il crollo dell’edificio.
Nessun commento:
Posta un commento