(The night of the iguana)
Visto in DVD, in lingua originale sottotilato in italiano.
Un pastore (Burton) viene allontanato dalla chiesa per aver circuito una giovane pecorella. Diventa quindi guida turistica in Messico per conto di Dio (nelle gite organizzate dalle parrocchie), ma durante uno di questi viaggi gli capita a fianco un'adolescentella sexy e ingrifata e una arcigna capogruppo che lo prende rapidamente in antipatia. La situazione esploderà quando arriveranno all'albergo di un'amica del pastore (Gardner)... e li tutti dovranno fare i conti con i propri demoni e la propria solitudine.
Opera di Tennessee Williams, come al solito torbida e sofferta ai massimi livelli, con personaggi distrutti... ma stavolta Huston ci mette lo zampino e rende la storia piuttosto ironica, quasi una brillante discesa all'inferno (la cosa piacque poco a Williams) e ci attaccu pure un happy ending basato sull'accettazione delle proprie debolezze che ci sta proprio. La sceneggiatura a dirla tutta, latita un po in credibilità nella scena in cui Burton si trova legato all'amaca; li il film diventa verboso in maniera eccessiva e l'origine teatrale si palesa in maniera orribile (e si fa un uso del metaforone francamente eccessivo), ma superato quel momento la trama fila che è un piacere.
La regia è trattata con la stessa classe di sempre, con inquadrature ad effetto sempre ragionate ed un uso degli attori splendido. Ma proprio qui sta il vero punto di forza; il cast. Tutti recitano da dio (la mia preferita è la Gardner, ma sono ineccepibile tutte le coprotagoniste femminili) e Richard Burton sembra essere nato per i personaggi perduti e stropicciati.
Applausi a scena aperta.
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