Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
Apichatpong Weerasethakul (che da ora chiamerò Joe come ama farsi chiamare) è il regista che vinse, a sorpresa, la palma d’ora al festival di Cannes del 2010, edizione che viene menzionata negli annali come la meno interessante da quella del 1968. Ora, io sono una persona filologicamente corretta e ci tenevo a vedere quel famoso “Zio Boonmee” senza preconcetti e conoscendo il passato del regista. Senza usare francesismi e cercando di non scadere nel pecoreccio mi sento di poter dire che Joe ha un bel passato del cazzo.
Questo è un film totalmente
inutile. Un film di 2 ore totalmente inutile è una cosa che ti fa odiare chi
l’ha fatto. Per dirla brevemente il protagonista è un ragazzo birmano che tutti
pensano non parli e che ha un grave problema di pelle secca (giuro) che vive
con una ragazza che se lo farebbe in ogni salsa e un donna che non ho capito
che rapporto abbia con la ragazza. La storia parte da qui e mostra i 3 che se
ne vanno a fare un picnic, la donna con il suo compagno, ma poi lui fugge a
inseguire un ladro e lei si perde nella foresta e vagando a caso e prendendo
oggetti da terra per metterseli addosso incappa nel protagonista e nella
ragazza impegnati in una importante felltio. Poi le due donne fanno un bagno
nel fiumiciattolo, la donna torna a riva, si corica, fuma e piange mentre la
ragazza si corica, accarezza il pene del protagonista e si addormenta. Il film
è realmente tutto qua.
L’unica cosa che si può pensare a
questo punto è WTF?
Poi uno magari ci ripensa e dice,
si vabbè, ma anche a raccontare la trama di un fil di Malick si eprde la
voglia di vederlo, però poi lui è bravo. Ecco Joe proprio non è brava, le
inquadrature sono tutte banali e con il pilota automatico, la fotografia
inesistente, la sceneggiatura era un foglio bianco e poi credo ci fosse una
sfida a far finire ogni scena almeno 10 minuti dopo la conclusione dell’ultima
scena utile.
E come se non bastasse i titoli
di testa arrivano dopo 45 minuti di film.
Io odio profondamente Joe.
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