mercoledì 4 novembre 2020

La legge della tromba - Augusto Tretti (1962)

 (Id.)

Visto sul sito della Cineteca di Milano.

per la trama qui.

Collaboratore di Fellini, Tretti tentò la via indipendente con questa sua opera prima. Data la particolarità dell'intreccio e della realizzazione i finanziatori si tirarono indietro (come descritto nel prologo da Maria Boto), venne quindi finanziato personalmente dal regista (e dalla stessa Boto, motivo per cui venne realizzato la sequenza della Boto film che imita la MGM) in un progetto very low budget. Una volta realizzato in maniera piuttosto fortunosa non trovò mai un distributore e divenne irreperibile per anni (anche in tempi recenti post internet). Ora viene riproposto sia dalla Cineteca di Milano sia su Youtube.

Il film è una lunga satira sul potere che tromba i meno abbienti e di come tutti siano equamente invischiati in un allegro gioco al massacro reciproco (tutti compiono qualche infamia, dagli amici che pugnalano alle spalle, alla morosa che punta ai soldi); tematiche che saranno riprese anche nei due lavori successivi.

Il film è ingenuo e didascalico (e soffre tantissimo della mancanza di fondi in ogni settore), ma vince per una regia ottima e folle; folle della follia dei bambini con idee di messa in scena che sono giochi fumettistici (la Boto che fa 4 parti, uno dei coprotagonisti quasi mai inquadrato in volto perché troppo alto per stare nell'inquadratura, i numeri dei carcerati, ecc..). Ma come si diceva è una regia ottima, ma folle, ottima per la sicurezza nella composizione delle scene (con molti personaggi incastrati nella stessa inquadratura) che va dal dinamismo caotico della fuga alla perfezione ortogonale nelle precedenti scene della prigione.

Su tutto però l'effetto maggiormente straniante è il sonoro. Il film venne registrato muto e ridoppiato dagli attori con la sonorizzazione solo dei rumori che Tretti riteneva utili e spesso realizzati con effetti sonori cartooneschi e dozzinali.

Nell'insieme è un film semplice da guardare, stranissimo e non completamente soddisfacente, che darebbe voglia di vedere altro dell'autore per capire se c'è sostanza o solo ideette. Tretti realizzò solo altri 2 film ed entrambi azzoppati da problemi di budget e cast tecnico, il giudizio, pertanto, non può che essere parziale.

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