(The naked city)
Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
A New York viene commesso un omicidio, la polizia indaga e il film ne segue le mosse, gliinterrogatori, le analisi, i pedinamenti e l'inseguimento finale fino alla risoluzione della vicenda.
Togliamo subito un dubbio; il neorealismo è un'altra cosa. Tra le idee migliore messe in campo in questo film, Dassin decide di girare realmente in esterni della città di New York, ma il neorealismo (a cui a volte viene accomunato proprio per questa scelta) non è solo questo, anzi, forse gli esterni originali sono l'elemento meno caratteristico.
L'idea sopracitata è un valore aggiunto incredibile, dando spessore alle scene in esterni (che sono molte), permettendo alcune inquadrature originali e creando un inseguimento finale sul ponte che da solo è motivo sufficiente per vedere l'intero film.
Tuttavia Dassin non si limita a questo.
Costruisce un film per l'epoca molto diverso dai soliti, distante dal noir, più sul genere dei polizieschi televisivi attuali, con un gruppo di personaggi ben caratterizzati, un tono ironico. A questo poi si aggiunge una buona fotografia e una voce fuori campo inizialmente classica, ma che con lo svilupparsi della vicenda diventa ironica e ne finale da suggerimenti o fa il tifo per i personaggi.
Inoltre l'intera vicenda è ben condotta con un ritmo adeguato che non permette mai di stancarsi e con un cast in parte.
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