mercoledì 7 dicembre 2016

The fourth dimension - Zbigniew Rybczynski (1988)

(Id.)

Visto qui.

Un uomo e una donna si preparano per uscire insieme, cenano e fanno sesso. Il tutto è ripreso con i personaggi sempre fermi e "mossi" con un movimento circolare che ne determina l'anamorfosi del corpo.

Dopo "Tango" ho cercato un altro corto di Rybczynski per vederne le differenze.
In un ambiente dalle atmosfere magrittiane, con deformità che rendono i protagonisti dei personaggi alla Francis Bacon (si veda l'immagine sotto), con citazioni di stampo classico e rimandi leonardeschi, la storia è di una semplicità imbarazzante, ma viene stravolta dalla tecnica di animazione.
Va detto, l'idea è splendida, ma il corto dure 27 minuti e a lungo annoia.
Affascinante comunque il gioco delle trasformazioni degli oggetti che si dimostra innovatore in gesti semplici come l'apertura delle porte e delle finestre o durante la cena.

Inutile dire che siamo davanti, di nuovo, a un corto di arte video; decisamente più bello (esteticamente) di "Tango", innovatore, ma meno interessante del precedente... che poi in ste cose l'opinione è totalmente soggettiva e senza alcun valore (pure di più che nei film normali).

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