venerdì 25 ottobre 2019

Joker - Todd Phillips (2019)

(Id.)

Visto al cinema.

Sgombriamo ogni dubbio, per me "Joker" è un buon film. Manca di grazia, di delicatezza, si gingilla con una grossolana superficialità in più punti (la pistola regalata, l'inizio dell'inseguimento della polizia, l'entrata nel teatro o la scena con il giovane Bruce, ecc...); difetti che non permetto al film di essere il capolavoro che vorrebbe essere (insieme al finale piuttosto frettoloso con la scena in tv più patetica ed esplicita di quanto avrebbe dovuto). Conta poco il confronto con i giganti del passato ("Taxi driver" e "Re per una notte" li hanno nominati tutti, ma sono effettivamente riconoscibili in ogni scena, il secondo anche più del primo) che "Joker" non può che perdere, i suoi difetti sono tali anche se preso da solo; ma è un buon film.

Indubbiamente il film vince tutto grazie a Phoenix, si mangia ogni scena, rende credibile ogni possibile ridicolaggine, riesce a rendere in maniera perfetta follia e sofferenza, riesce a ridere con il volto e piangere con gli occhi nelo stesso momento. Enorme.

Ma al di là della migliore scelta di cast possibile (su cui ho avuto dubbi fin dai primi rumors) è il film nel suo complesso a risultare credibile. La Gotham city/New York anni 70-80 è ricostruita in maniera eccellente, credibile e angosciante ad ogni inquadratura, fotografata in maniera splendida con la dominante marrone costante; il mood del film è evidente in ogni scena solo grazie all'estetica.
Phillips si dimostra intelligente nell'assecondare Phoenix con inuqadrature ravvicinate o a figura intera in base alla performance e riesce a prendersi la briga di giocare con il fuori fuoco per aumentare l'isolamento o nascondere (o mostrare) il resto del mondo dove necessario. Phillips è anche abbastanza astuto da cercare l'immagine potente ad ogni inquadratura; il film infatti, cede sulla trama mentre vince ad ogni scena con un eccesso di immagini pronte ad essere trasformate in icone pop.

La polemica sull'utilizzo commerciale del brand DC che però non si avvicina agli originali, non entra nel continuum o altre questioni simili, mi pare pretestuoso. La storia si sarebbe retta anche senza citare il Joker (anche se avrebbe avuto meno visibilità e riconoscimenti); mentre l'utilizzo di Gotham come ambiente dimostra la duttilità del mondo di Batman che si adatta a diversi tipi dir acconto, si presta a connessioni con l'attualità che la Marvel ancora sogna (in realtà credo che alla Marvel, giustamente, non freghi nulla) e riesce a costruire discorsi fra individuo e società e sul rapporto con la città che imbruttisce che vanno al di là del fumetto originale; in una parola, questo mondo si dimostra il più vitale del mondo cinecomics.

2 commenti:

MikiMoz ha detto...

D'accordissimo.
Anche io, ripensando al film (visto ormai settimane fa) ammetto che non è il capolavoro perfetto, proprio per qualche scena "esplicativa" troppo esplicita: in più, sì. Potevano risparmiarsela.
Phoenix regge tutto ed è un grande, senza dubbio.
Quanto dici su Bats è verissimo: un prodotto che può coniugarsi a varie cose, anche d'autore. Infatti ora vorrei altri film di questo tipo, sui personaggi noti di quel mondo: Due Facce, Bruce stesso.
La Gotham di Joker è perfetta: molto simile a quella dei fumetti della silver age.

Moz-

Lakehurst ha detto...

Che poi è la miglior origin story da anni, un sottogenere noiosissimo che in pochi sono riusciti a rendere interessante (mi viene in mente Iron man, ma senza originalità). Qui tutto dedicato alle origini di un personaggio, ma è godibilissimo. Se fosse preso ad esempio per altre storie simili in futuro avremmo origin sotry che si sostengono da sole.