lunedì 4 novembre 2019

Latin lover - Cristina Comencini (2015)

(Id.)

Visto in DVD.

Le quattro figlie di un grande attore del cinema italiano fino agli anni '70, ne devono onorare il decennale della morte con una retrospettiva. L'occasione, come si può immaginare, è il momento buono per far esplodere tutti i problemi e i segreti di una famiglia allargatissima.

Si muovo in un ambiente già molto usato, la Comencini, e nel farlo vorrebbe fare onore al cinema italiano di una volta. Con uno sguardo nostalgico enorme e una continua citazione diretta di molti film ("Il sorpasso", "Per qualche dollaro in più", "La classe operaia va in paradiso", "Divorzio all'italiana", "L'armata Brancaleone", ecc...), la regista non sembra però trovare mai la via per arrivare al punto di vista giusto, all'occhiata interessante. A livello di contenuti la storia è tracciata in maniera piuttosto consueta e semplicistica (seppure con migliaia di "colpi di scena"); dal punto di vista estetico ci prova ad essere originale o citazionista in maniera concreta, almeno all'inizio, ma rimane sempre superficiale e non riesce mai a spingersi oltre un gusto superiore solo a quello televisivo.

Il film vive sulle spalle di un cast tutto femminile (con due o tre comprimari maschili più o meno secondari) ovviamente molto discontinuo. Meravigliosa la perfetta Candela Peña, completamente in parte, tanto da non sembrar recitare; enfatica, ma aggraziata, Virna Lisi (scelta corretta?); una Finocchiaro e una Bruni Tedeschi che si limitano a rifare lo stesso personaggio su cui sono rodate; infine uno Scianna, nella parte del protagonista assente che non mi sembra essere la scelta di casting giusta, possibile non ci fosse nessuno con più fascino?

Nel complesso questo film zoppicante si fa vedere, con abbastanza gusto nella prima parte e sempre più zoppicante a mano a mano che prosegue. Un film adattissimo a una pigra domenica pomeriggio mentre fuori piove, ma nulla di più.

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