lunedì 5 marzo 2012

Il grande freddo - Lawrenze Kasdan (1983)

(The big chill)

Visto in DVD.
Storia.

Anche gli hippies invecchiano, e da giovani incendiari diventano i soliti pompieri adulti, con più problemi e sentimenti irrisolti e irrisolvibili che certezze. Nulla di nuovo dunque, un gruppo di amici che si ritrovano “come ai vecchi tempi” al capezzale di un suicida che li obbligherà a fare i conti con se stessi e con il loro passato.


Detto ciò, e aggiungendo che il film si infarcisce di diversi luogo comunismi sempre attuali, bisogna però ammettere che funziona. Sarà il tono sempre più verso la commedia/commedia agrodolce anziché il dramma puro; saranno i personaggi verosimili ed empatici quasi integralmente (fanno eccezione la ragazza del morto e la donna che a turno chiede a tutti di metterla in cinta); sarà che il finale è consolatorio, ma non del tutto positivo come poteva essere (in definitiva solo la metà dei personaggi trova un proprio posto nel mondo, un paio già ce l’avevano e gli altri tornano alle loro disillusioni). Saranno tutte queste cose insieme, con l’aggiunta di una giusta dose di ruffianeria e la colonna sonora d’antan assolutamente superba (se un film, nell’incipit, utilizza Marvin Gaye, nMarvin Gayon può non essere bello), ma il film funziona.

Non pensavo che l’avrei mai detto, ma la vera nota negativa è che si vedono delle tette… quelle di Glenn Close, francamente non ne sentivo il bisogno.

PS: nella parte dei polsi tagliati c'è Kevin Costner.

Nessun commento: