Visto al cinema.
La storia di Biancaneve
reinventata in chiave 2.0, dove lo specchio magico è un sortilegio dalla doppia
faccia, dove i nani sono dei freak esclusi dalla società che si danno al
brigantaggio, dove il principe azzurro è un belloccio senza nerbo e dove Biancaneve
si mette a capo della rivolta popolare contro la strega cattive…
Credo di poter riassumere quello
che penso di questo film dicendo che odio Tarsem. Si perché questo film ha gli
stessi pregi e gli stessi difetti di tutti i precedenti del regista.
Pregi sono la messa in scena ed i
costumi. Le ricostruzioni dei palazzi sempre con un gusto più orientale che si
unisce perfettamente con l’estetica disneyana (addirittura il mostro finale è
un drago cinese classico rivisto in chiave zoologica), mentre i costumi di Eiko Ishioka sempre rielaborazioni originali ed esagerate di idee classiche.
I difetti sono sempre gli stessi…
la sceneggiatura. Credo siano un gruppo di scimmie a scrivere gli script per
Tarsem, perché sono sempre con un ritmo altalenante, un obbiettivo mai chiaro,
una susseguirsi di eventi che non hanno sempre un motivo ed una ripetizione
poco originale delle stesse scene.
Qualche punto in più ce l’avrebbe
questo film; è ironico e qualche volta riesce pure a fare ridere, ma
sfortunatamente meno di quanto dovrebbe; ci sono ben sette nani(!), che però
vengono sfruttati male in maniera macchiettistica ed infantile; e c’è Sean Bean… credo avesse bisogno di soldi…
In definitiva è forse il suo film
più godibile… ciò non significa che sia un buon film tout court.
PS: il finale in stile bollywood
(splendidamente realizzato e incastrato nel film, tanto da poter essere
paragonato solo al tip tap di Zatoichi) è un tocco di classe, ma non giustifica
un intero film.
PPS: anche i nani che citano i magnifici sette non sono male...


Il quinto film della Universal su
In un non lontano futuro interplanetario, la tecnica prende il sopravvento sui sentimenti che vengono relegati all’illegalità; un agente segreto cercherà di combattere questa società e riuscirà a portare con se una prostituta fornitagli dal sistema.
Un miliardario dalla fronte carenata assume un pool di scienziati superintelligenti e li porta in un psoto idilliaco per creare l’energia nucleare definitiva… inutile dire che il miliardario dalla fronte carenata è in realtà un alieno dalla fronte carenata e multilingue.
La Cina c’ha soldi e manodopera e da un po’ vuol dimostrare d’avere pure tecnica; quindi ha telefonato a tutti i registi cinesi più fighi e gli ha detto che gli dava paccate di miliardi se gli faceva film storici esaltanti la nazione. I registi giustamente han risposto di si.
Ormai ne han già detto di tutto, quindi mi limiterò al minimo.
Quella di
Un giallo classico, in cui per un omicidio viene accusata (e condannata) un’innocente. Un attore, che era parte della giuria che la condannò, si fa carico di dimostrarne l’innocenza e si mette ad indagare.
Il sole si sta spegnendo, l’unica possibilità è sganciare una bomba atomica al suo interno per creare una sorta di mini big bang che lo riaccenda, anni prima una missione identica finì nel nulla; ora l’ultima mega bomba, fatta con tutti i materiali rimasti sulla terra è l’ultimissima possibilità.
Un ragazzotto troppo ganzo (