venerdì 4 gennaio 2013

Southland tales, Così finisce il mondo - RIchard Kelly (2006)

(Southland tales)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato.

Storia. No, lo linko perchè a scriverla è troppo complesso.
Il film è un paciugo estremamente complesso di tutto ciò che (secondo Kelly) ha reso figo "Donnie Darko" (stati allucinatori, personaggi metafisici, questioni spazio temporali, previsioni apocalittiche, new age, ecc..) un gusto molto più camp per allestire il tutto (sembra un brutto film di fantascienza anni ’70), un po’ di critica a Bush che porta sempre spettatori in più e una serie di personaggi che per numero sembra voler battere Guerra e Pace. Inutile dire che esagerare in ogni ambito non può aiutare molto.

Non può aiutare neppure un mai così mal utilizzato (e mai così bollito) Christopher Lambert. Non può aiutare un Dwayne Johnson costretto a recitare (siamo onesti, mi piace, ma deve fare le sue parti senza raffinatezze psicologiche) e quel che ne viene fuori è una versione parodistica dell’autistico di “The cube”. Non può aiutare un racconto tortuoso che per due ore confonde e per 10 minute vuole unire tutto. Non aiuto un copiare pedissequo tutte le idee del film precedente. Non può aiutare quell'occhiolino al “cinema contemporaneo” con il racconto fatto tramite spezzoni di programmi tv. Non aiuta Wallace Shawn nella sua versione più idiota e dai vestiti più stupidi di sempre. Non aiuta uno stile camp di messa in scena. Non aiutano personaggi insipidi, stupidi o macchiettistici a dire, fare o predisporre ogni svolta di trama.
Un film tanto pretenzioso quanto non riuscito.

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