mercoledì 5 febbraio 2014

4 mosche di velluto grigio - Dario Argento (1971)

(Id.)

Visto in Dvx.

Un musicista si trova per caso coinvolto in un omicidio; un pazzo con una maschera lo fotografa e comincia ad ossessionarlo. Il musicista cercherà di scoprire chi è e per quale motivo viene perseguitato.

Un film ricco di invenzioni visive e di trama, forse più dei precedenti; tuttavia non mi ha convinto.
Se i dettagli (il coltello durante l'omicidio della cugina/amante) e la soggettiva (dei personaggi, ma anche l'inquadratura dall'interno della chitarra dell'incipit) sono cose note, soprattutto per Argento; la rapida scomparsa dei bambini nel parco con un montaggio parallelo, così come i rallenty della pallottola (condotto con un ottimo gioco di montaggio) così come dell'incidente finale, sono due novità assolute. Nella trama poi compare l'indizio fondamentale (che da il titolo al film) con un'idea totalmente fantastica, inoltre c'è l'idea di un sogno rivelatore; si insomma viene introdotto il paranormale ed il fantascientifico in un film giallo, idea che (migliorata tantissimo) tornerà in Profondo rosso.

Per quanto mi riguarda però una certa lentezza nella trama e l'utilizzo di alcuni accorgimenti (come il già citato montaggio parallelo per far sparire le persone nel parco; o la notte improvvisa sempre nella stessa scena) rendono il film più indigesto, meno credibile (e considerando l'introduzione del surreale che già potrebbe sollevare critiche direi che non è stata un'idea geniale). Un finale che, per quanto sia lavorato bene, risulta frettoloso non aiuta molto. Inoltre Argento inserisce massicce dosi di ironia, talvolta divertente, ma più spesso straniante, se non proprio fuori luogo.
Da molti (tutti?) è considerato il miglior film di Argento prima di Profondo rosso e contestualizzato è effettivamente qualcosa di importante... personalmente, e visto alla luce di quanto fatto dopo, lo salvo più per la presenza di un inaspettato Bud Spencer che per altro.

PS: musiche incredibili di un incredibile Morricone.

2 commenti:

Babol ha detto...

Non male, a tratti di un'ingenuità pazzesca, a tratti affascinante. Bud Spencer è una chicca trash!

Lakehurst ha detto...

si, però rispetto ai due predecessori (per non parlare di profondo rosso) le ingenuità sono decisamente troppe